Diocesi: Narni, domani presentazione dei restauri delle opere pittoriche della chiesa di Sant’Agostino

(Foto: diocesi Terni-NArni-Amelia)

Verranno presentati domani, domenica 22 maggio, a Narni, nella cappella della beata Lucia Broccadelli nella concattedrale, i lavori di restauro di otto dipinti su tela, di varia grandezza, provenienti dalla chiesa di Sant’Agostino a Narni. “I lavori – spiegano dalla diocesi di Terni-Narni-Amelia – sono stati eseguiti dal restauratore Simone Deturres, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni culturali dell’Umbria, e sono stati cofinanziati dalla Fondazione Carit con la partecipazione alla spesa della parrocchia dei Santi Giovenale e Cassio di Narni”.
La presentazione di domani avrà inizio alle 16.30 alla presenza del parroco don Sergio Rossini, del restauratore Simone Deturres, di don Claudio Bosi direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici.
“L’opera più grande ed interessante per raffinatezza del tratto – si legge in una nota nota – è una pala d’altare del XVIII secolo che raffigura Gesù Crocifisso tra le Sante Rita e Chiara da Montefalco, che sarà a breve ricollocata nell’altare della chiesa di Sant’Agostino. Santo Stefano è raffigurato in uno dei quadri più piccoli, databile agli inizi del 1800, che conserva la sua cornice originale e sul quale è stato riportato in luce lo stemma del committente, una colomba bianca su tre monti con un ramoscello di ulivo nel becco, appartenente a Giuseppe Maria Gallicari, vescovo di Narni dal 1842 al 1858”.
Gli altri dipinti ritraggono i santi Ignazio da Loyola, Carlo Borromeo, Giuliana Falconeri, Antonio da Padova e Francesco Saverio del secolo XVIII, mentre al tardo secolo XV va ricondotto un piccolo dipinto raffigurante un vescovo, probabilmente proprio sant’Agostino.
“L’intervento di restauro – concludono dalla diocesi – è consistito nella pulitura della pellicola pittorica, la foderatura del supporto con la sostituzione degli originali telai lignei gravemente deteriorati, la stuccatura e, per tre delle otto opere, anche la reintegrazione pittorica”.

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