Ucraina: S.B. Shevchuk, 1.800 i morti e 1.500 le persone disperse. “Nella regione di Luhansk non c’è una sola città che non sia stata bombardata”

“Secondo gli ultimi dati dell’Onu, solo ufficialmente in Ucraina sono state uccise 1.800 persone, ma la cifra reale potrebbe essere molte volte di più, forse 10 volte, o anche maggiore, perché stanno cominciando solo ora a trovare i morti nelle città e nei villaggi liberati. Quasi 1.500 persone sono ufficialmente scomparse, e non abbiamo notizie di loro. Potrebbero essere morti anche loro”. Lo dice oggi S.B. Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev e capo della chiesa greco-cattolica ucraina, nel video messaggio registrato e diffuso oggi. L’arcivescovo ricorda che siamo arrivati al “47° giorno di dolore, sangue, sofferenza, lacrime umane, massacri e un gran numero di rifugiati; è il 47° giorno di lutto nazionale. Ma l’Ucraina resiste, l’Ucraina sta combattendo”. Le ferite sono profonde. “Questa notte, e il giorno scorso – racconta Shevchuk – ci sono state battaglie feroci, il nemico sta bombardando Kharkiv, sta attaccando Mykolayiv con pesanti bombardamenti, e nella regione di Luhansk non c’è una sola città che non sia stata bombardata”. il capo della chiesa greco-cattolica rivolge poi un pensiero particolare alle “persone anziane che sono state più vulnerabili durante questa brutale guerra. Mi ha colpito molto la storia di Lukashivka della regione di Chernihiv, che descrive come gli invasori trattavano soprattutto gli anziani. L’anziano Mykola, che ha più di 70 anni, testimone oculare, dice che quando i russi sono arrivati nel villaggio, hanno portato 140 persone nel seminterrato della scuola, il seminterrato di 60 metri quadrati. Non era permesso loro di uscire in cortile, e i morti erano tenuti lì insieme ai vivi. C’erano 50 bambini con loro, e così lui si legava con una sciarpa alla spalliera svedese quando dormiva, sospeso, per non calpestare nessuno accanto”. “Questo tipo di comportamento – commenta l’arcivescovo –  non ha un futuro, e coloro che non onorano il padre e la madre, che non si prendono cura degli anziani, non possono avere la benedizione di Dio e non vivono su questa terra a lungo”.

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