Domenica delle Palme: mons. Marcianò (Omi), “la Croce resta lo scandalo dei cristiani”

“Si può distorcere il messaggio di Dio ovvero ci si può creare un Dio a propria immagine, si può strumentalizzare la parola di Dio, si può politicizzare il Vangelo. Questo è il dramma che spesso non solo i popoli che sono in guerra ma anche ciascuno di noi vive quando ciò che dice ci sembra impossibile o addirittura ci sembra scandaloso”. Lo ha detto l’ordinario militare per l’Italia (Omi), mons. Santo Marcianò, durante la celebrazione delle Palme in Santa Caterina a Magnanapoli, chiesa principale della diocesi castrense, a Roma. “La croce resta lo scandalo dei cristiani. La passione – ha affermato mons. Marcianò – ha come sfondo questa domanda: ma perché Cristo ha dovuto affrontare la morte? Perché è stato necessario che Lui morisse? Perché? Non è difficile rispondere. C’è un’origine che ci vede nei confronti di Dio competitori, pensate alla torre di Babele, è l’uomo che vuole raggiungere i propri obbiettivi, è l’uomo che vuole fare a meno di Dio. Dio è scomodo”. “Provate a pensare all’impotenza della croce – ha aggiunto il vescovo castrense -, alla debolezza di Cristo. Si presenta così il re d’Israele. Le attese del popolo d’Israele vengono smentite dal figlio del falegname. Gesù si presenta con l’unica arma che è quella della croce. Si presenta debole, umile”. “È l’umanità che ribellandosi a Dio diventa malata e questo male Dio lo assume. Ciò è sconvolgente. Ecco perché la croce è scandalosa, perché l’uomo porta dentro quel principio di superbia addirittura nei confronti di Dio, immaginiamo nei confronti degli altri. La passione bisogna vederla quindi come qualcosa del contraddittorio. Difatti ci si trova davanti all’interrogativo: ‘Chi volete che io vi liberi, la verità o la menzogna? Volete liberarvi del bene o del male? Cosa ci sta più a cuore il bene o il male?’ Lottiamo per il bene”.  Da qui l’esortazione: “Se è vero che vogliamo essere rinnovati, la Pasqua è questo rinnovamento, ognuno di noi sente il bisogno ogni giorno di migliorare nella verità, come fonte del vero amore per essere veramente liberi. Ognuno di noi dovrebbe avere il coraggio di farsi smascherare nella sua personale verità. Ascoltare la voce di Gesù”.

 

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