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Conferenza sul futuro dell’Europa: il Consiglio frena, no a cambiare i Trattati. “Riforme entro l’attuale quadro normativo”

(Bruxelles) Sulla Conferenza sul futuro dell’Europa “la maggior parte delle delegazioni ha ritenuto che, in questa fase, si debba dare priorità alle proposte e alle iniziative che possono essere attuate nell’ambito dell’attuale quadro normativo del Trattato Ue”. Lo scrive la presidenza del Consiglio in una nota. Il 27 luglio 2022, la Presidenza aveva distribuito alle delegazioni un questionario relativo alla Conferenza sul futuro dell’Europa, invitando le delegazioni a condividere le proprie opinioni, tra l’altro, sulla “questione della modifica del Trattato”, e in particolare sul tema della convocazione di una Convenzione” durante l’attuale mandato della Presidenza. Le delegazioni sostengono che “gran parte delle proposte emerse dalla Conferenza possono effettivamente essere attuate anche ricorrendo a potenzialità e flessibilità non utilizzate”. Mentre la maggior parte delle delegazioni ritiene che “sia necessario più tempo per una valutazione strutturata e completa prima di avviare il processo di revisione dei Trattati”. Dunque, il Consiglio dei ministri Ue potrebbe già ora trasmettere le due proposte del Parlamento europeo al Consiglio europeo. Successivamente, sarà responsabilità del Consiglio europeo decidere come dare seguito a queste proposte. Quindi la Presidenza di turno ceca ha chiesto alle delegazioni di rispondere nei loro interventi al prossimo Consiglio per gli affari generali, nel mese di ottobre, a questi interrogativi: “Il Consiglio deve trasmettere le attuali proposte del Parlamento europeo al Consiglio europeo in questa fase o attendere eventuali ulteriori proposte del Parlamento europeo?”. Le risposte delle delegazioni a questa domanda guideranno la Presidenza per i prossimi passi.

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