Cammino sinodale: Savona, al lavoro sul documento di sintesi

L’ondata pandemica non ha frenato i lavori del Sinodo diocesano a Savona, che il 14 e 15 gennaio nella consueta sede dell’Istituto “Rossello” ha vissuto la sua terza sessione assembleare, con una media di 65 membri presenti in entrambe le giornate.
Nei tempi del programma pensato dalla segreteria – ridotti rispetto all’idea iniziale, evitando la cena e il pranzo per ragioni di prudenza – si è riusciti comunque a rispettare la tabella di marcia, articolata in tre momenti: la presentazione delle “icone bibliche” scelte dalle otto commissioni, le risonanze che le pagine scritturistiche hanno avuto sui sinodali e l’avvio della successiva fase dei lavori delle commissioni, che porteranno alla prossima assemblea, prevista il 24 e 25 marzo. Il vescovo Calogero Marino, nel suo intervento, ha evidenziato la chiamata ad uscire dai consueti confini in obbedienza a una chiamata e la disponibilità ad andare in contesti sconosciuti, senza troppe certezze, con il coraggio di sbagliare. “La casa è luogo simbolico, spazio di Vangelo, e la stagione del Covid-19 ci ha fatto riscoprire proprio questa dimensione domestica della fede”.
Nell’ultima parte dell’assemblea di sabato si è dato l’avvio alla seconda fase dei lavori delle otto commissioni, che si sono riunite singolarmente iniziando il confronto sulle prospettive pastorali alla luce dei testi biblici di riferimento, dello strumento di lavoro elaborato dalla segreteria e di quanto è stato condiviso nella terza sessione. In particolare la domanda di partenza è stata “Come la Parola di Dio, l’ascolto dei fratelli e lo Spirito Santo illuminano la nostra riflessione pastorale?”. Le commissioni avranno tempo fino al 15 marzo per incontrarsi, nelle sedi e nelle modalità che prediligeranno (comunque in presenza), e produrre un documento di sintesi da consegnare alla segreteria.

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