Incendi nelle Madonie: mons. Marciante (Cefalù), “denunciare, per identificare questi mostri”

“Il fronte degli incendi che si propaga incessantemente entro i confini della nostra diocesi e in tutta la nostra amata isola di Sicilia mi e ci lascia senza parole. Al contempo deve farci prendere consapevolezza che siamo di fronte a un lucido, calcolato, vandalico e diabolico intervento di distruzione delle nostre terre, del nostro lavoro”. Lo scrive mons. Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù, in una lettera inviata alla diocesi dopo l’esplosione degli incendi nelle Madonie, in diversi territori dei Comuni che fanno capo alla diocesi. “Potremmo essere di fronte a un pianificato studio di desertificazione della nostra economia a conduzione familiare o micro-aziendale a vantaggio di sporchi interessi economici verso destinatari che resteranno anonimi”, l’ipotesi del presule: “Disegni pianificati e realizzati con malefica lucidità da menti e mani criminali che si muovono da un capo all’altro della Sicilia”. “A noi restano al momento sconosciuti gli obiettivi e le forme perverse degli interessi economici che stanno dietro questi atti criminali”, sottolinea il vescovo: “Questo limite però non deve giustificare la scelta di possibili vie di fuga, di ingiustificate forme di omertà, di silenzi tiepidi, masticati o misurati”. “Mi sembra che sia riduttivo o da favola pensare solo o esclusivamente ai possibili piromani del momento, ai Neroni del 2021, alle menti impazzite dallo sfarfallio della spettacolarizzazione crudele di distruzioni ambientali da postare sui social”, sostiene mons. Marciante: “La protezione del nostro ricco patrimonio ecologico, della custodia delle nostre vite deve percorrere la via della denuncia. Dobbiamo percorrerla come cittadini e come cristiani. Singolarmente e comunitariamente. Dobbiamo usare le nostre voci, alzare le nostre braccia non solo per partecipare alla costruzione sempre più qualificata di un’etica di solidarietà ambientale ma anche per denunciare se abbiamo visto, ascoltato, compreso. Per consentire alle istituzioni preposte di dare voce alla giustizia. Di identificare questi mostri. Se facciamo dormire le nostre coscienze possiamo trovarci di fronte altri mostri che sapranno bruciare anche i nostri paesi, le nostre città. Senza fiamme, ma col potere del male”.

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