Diocesi: mons. Roncari (Grosseto), “la Chiesa in uscita si realizza distogliendo lo sguardo da se stessi”

“Mi presento a voi con umiltà e con fiducia. Umiltà perché ben consapevole dei miei limiti umani e spirituali. Con fiducia nella vostra fraterna accoglienza per poter continuare a camminare insieme con il vero Pastore e vescovo delle anime nostre il Signore Gesù”. Lo ha detto ieri sera mons. Giovanni Roncari, nuovo vescovo di Grosseto, nella messa di inizio ministero in diocesi. Commentando le parole del Vangelo, il presule ha sottolineato “il profondo desiderio di seguire e servire il Signore Gesù”: “Gesù è il maestro, io il discepolo. Gesù è il Signore, io il servo. Gesù è il fine della nostra vita, io colui che lo indica. Gesù è la misericordia di Dio, io il beneficiario e umilmente spero il convinto annunciatore”.
“Certo – ha aggiunto – questo mio desiderio di seguire e servire il Signore Gesù convive con altri desideri che fanno guerra allo spirito, per dirla con l’apostolo Paolo, e allora quelle parole proclamate prima rischiano di rovesciarsi… di credersi il maestro e il signore… insieme esortiamoci e aiutiamoci per evitare questo pericolo per me, per il ministero ordinato, per tutti i cristiani. La Chiesa in uscita si realizza anche in questo modo: distogliere lo sguardo da se stessi per poter fare come il chicco di grano del Vangelo appena ascoltato e perciò portare molto frutto”.
Poi, a proposito del cammino che si apre per le diocesi di Grosseto e di Pitigliano-Sovana-Orbetello, mons. Roncari ha scelto tre parole: riconoscenza, gioia, fiducia. “Vogliamo continuare a costruire e a vivere una comunità ecclesiale che parta con riconoscenza dalla grande ricchezza ricevuta dal passato, viva ora, con gioia, quanto ha ricevuto dal passato e possa, con fiducia, consegnarlo alle nuove generazioni”.
Il vescovo ha concluso l’omelia affidando le due Diocesi ai santi Lorenzo, Mamiliano, Guglielmo di Malavalle, Gregorio VII, Paolo della Croce e al venerabile p. Giovanni Nicolucci e, prendendo a prestito una preghiera di san Francesco, ha detto: “Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Dio, ogni bene, sommo bene, tutto il bene, che solo sei buono, fai che noi ti rendiamo ogni lode, ogni gloria, ogni grazia, ogni onore, ogni benedizione e tutti i beni. Amen, Amen”.
Terminata la celebrazione, mons. Roncari, assieme a tutti i concelebranti è uscito processionalmente dalla cattedrale verso il portale della facciata sud, che si affaccia su piazza Dante, dove ha potuto salutare i fedeli. Rientrati in palazzo vescovile è stato firmato il verbale della presa di possesso canonico della diocesi.

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