Anziani e nonni: Patriarca (Anla), “pandemia ha fatto emergere virus della solitudine. Continueremo a costruire relazioni di solidarietà”

“La pandemia ha fatto emergere il virus sociale che sta avvolgendo il mondo degli anziani; è il virus della solitudine, della mancanza di relazioni, di affetti e di amicizia”. Così il presidente nazionale dell’Associazione nazionale lavoratori anziani, Edoardo Patriarca, commentando la prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani indetta da Papa Francesco per domenica 25 luglio. “L’attenzione che il Papa vuole dare ai nostri nonni con la celebrazione di una Giornata mondiale dei nonni e degli anziani in questo particolare periodo dell’anno – osserva il presidente Anla – si riveste di significati”. Patriarca ricorda che in Italia nel 2019 le persone sole di 65 anni e più sono arrivate alla cifra record di 4,1 milioni. Di queste quasi 2,9 milioni sono vedovi o vedove, almeno tre su quattro vivono da sole. “Quando un anziano perde il coniuge o non ha nessuno accanto, si ritrova non già single, come accade per chi ha ancora la vita davanti e può scegliere, bensì più realisticamente solo”, osserva il presidente Anla sottolineando come la pandemia abbia mostrato le difficoltà oggettive a tenere le relazioni assidue con i propri anziani: “È un dato di realtà che va analizzato per quello che è, per di più il tempo si annuncia non semplice: le famiglie unipersonali saranno in futuro la tipologia più frequente assieme a quelle con un solo genitore con figli, mentre le coppie stabili con più figli nel breve futuro saranno una minoranza”.
Di qui l’impegno dell’associazione: “Siamo stati qui in questi due anni di pandemia mantenendo in vita le reazioni associative, e quando è stato possibile anche le sedi, aiutando i più fragili… Abbiano onorato la grande storia di Anla costruendo solidarietà e amicizia. E continueremo a farlo”.

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