India: Save the children, per inondazioni nel Bihar “800.000 sfollati tra cui 375.000 bambini”

Più di 800.000 persone, tra cui 375.000 bambini, sono sfollate a causa delle gravi inondazioni nel Bihar, in India, dopo che le forti piogge monsoniche hanno sommerso 160.000 case. Sono morti tre bambini di 4, 6 e 9 anni della stessa famiglia, i cui corpi sono stati estratti dai detriti. È l’allarme lanciato oggi da Save the children, che racconta come migliaia di famiglie abbiano cercato riparo negli edifici scolastici, lungo il fiume o sotto ai tendoni ai lati delle strade: “Sono state allestite più di 200 cucine comunitarie nelle zone più colpite per fornire cibo a chi ha perso tutto a causa delle inondazioni. C’è un alto rischio di malattie trasmesse dall’acqua e altre infezioni come diarrea e congiuntivite che si diffondono a causa di acqua stagnante e defecazione all’aperto”. Save the children è preoccupata “per quei bambini che per sfuggire alle inondazioni condividono i rifugi con molte persone sconosciute, con un particolare rischio di abusi per bambine e ragazze. Si teme, inoltre, che l’interruzione delle vaccinazioni contro il Covid-19 esponga le famiglie sfollate a maggiore rischio di contagio”. “In questo momento le famiglie hanno bisogno di cibo e riparo poiché molte di loro hanno perso tutto”, racconta Sudarshan Suchi, Ceo di Save the children in India. “La situazione è particolarmente angosciante per i bambini la cui vita e il senso di normalità sono stati totalmente spazzati via – aggiunge -. Molti bambini soffriranno di ansia non sapendo che cosa resta della loro casa e delle loro cose e ciò che è successo ai loro cari. Se ora è fondamentale fornire cibo, riparo e acqua potabile, in futuro i bambini avranno bisogno di un grande supporto emotivo per riprendersi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori