Scuola: Rete EducAzioni, “fare in modo che sia per tutto l’anno in presenza, di qualità e sicura”

“La scuola in presenza è l’opzione zero. Non ci sono alternative efficaci alla scuola in presenza. Questa deve essere sempre la prima opzione ed è necessario un impegno categorico di tutti gli attori per attuare le misure per garantirla, evitando nuovamente il facile ricorso ad alternative inadeguate”. A sostenerlo è la Rete EducAzioni, secondo la quale “da tutto ciò che non è stato fatto si ricava un’agenda puntuale di impegni, azioni ed opportunità”. In particolare, “non è stato affrontato in modo sistemico il problema dei trasporti. Non si è pianificato il rapporto con le Asl, per il tracciamento. Non si sono cercati gli spazi, pubblici e privati, per moltiplicare le aule e mettere in sicurezza i ragazzi ed il personale. Non si è ridotto il numero di alunni per classe. Non si è adeguato l’organico. Non si è fatto alcun passo avanti per contrastare le disuguaglianze nelle possibilità di fruire efficacemente della Dad, derivanti da condizioni socio-economiche familiari o da condizioni di disabilità”.
Di qui la richiesta: “Il ministro dell’Istruzione e il governo devono mettere in atto tutti i processi necessari per garantire a partire da settembre e per tutto l’anno scolastico una scuola in presenza di qualità e sicura, che consenta a tutte le studentesse e gli studenti le opportunità di apprendimento e crescita che spettano loro di diritto”.
La Rete evidenzia: “Restano 50 giorni che ci separano dal nuovo anno scolastico. Ci sono 8 settimane, ogni settimana un passo avanti: si può fare! Le risorse finanziarie, professionali e culturali ci sarebbero, solo se si decidesse di dare davvero priorità alla scuola e alle giovani generazioni. Il ministro ha assicurato il suo impegno in questa direzione. Noi ci impegniamo a un monitoraggio puntuale”.
Secondo la Rete, “vanno istituiti subito, in ogni territorio, Patti territoriali di governance in cui le scuole, le altre istituzioni, il Terzo settore, il privato disponibile, esplorino tutte le opportunità fornite dal territorio e delineino i piani per garantire l’apprendimento in presenza, tenendo in considerazione tutti i diversi scenari di evoluzione del quadro sanitario. Va accelerata e completata la campagna vaccinale, per gli insegnanti e gli studenti che ne hanno l’età, secondo le recenti indicazioni del Cts. Vanno evitate deroghe alla scuola in presenza decise su base locale disattendendo le indicazioni nazionali. Va data attuazione alle misure contenute nel Patto per la scuola al centro del Paese, siglato tra governo e organizzazioni sindacali per superare le difficoltà endemiche del sistema scolastico”.
Infine, “va avviata subito una riflessione sistematica sulla scuola, il suo funzionamento, i suoi obiettivi, le sue strutture e un immediato potenziamento dell’offerta educativa di qualità, scolastica ed extra-scolastica, soprattutto nelle aree territoriali oggi più deprivate e in generale nei contesti dove si sono riscontrate maggiori sofferenze sul piano sia degli apprendimenti sia socio-emotivo e relazionale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia