Diocesi: Gaeta, nate 7 nuove Caritas parrocchiali nell’anno della pandemia. Raddoppiati gli ascolti

Sono 789 le persone ascoltate dai centri Caritas nell’arcidiocesi di Gaeta nel 2020, il doppio rispetto al 2019, il 73% sono italiani, il 59% donne. Sono i primi dati che emergono dal Report 2020 dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse, presentato nell’area archeologica di Caposele a Formia (Lt), ieri sera. Si arriva quasi a 1.000 utenti se si aggiunge il “sommerso” di persone aiutate ma non registrate. “Un noi da costruire. ‘In direzione ostinata e contraria’, verso comunità includente” è il titolo del Report: “Non uno slogan ma il metodo di lavoro” basato sul lavoro in rete, sostiene il direttore della Caritas diocesana, don Alfredo Micalusi. +314% è la percentuale degli interventi messi in campo durante la pandemia, in cui sono emersi nuovi “elementi di fragilità” ma anche “punti di forza”, che don Micalusi sintetizza parlando di “prossimità, solidarietà ed evangelizzazione”. Gli fa eco l’arcivescovo di Gaeta, mons. Luigi Vari, che sottolinea come il Report offra “uno spaccato di Chiesa, la nostra che, pur non disponendo di grandi mezzi, non è avara di progetti e iniziative grazie soprattutto alla rete – afferma – di operatori, volontari, professionisti e non ultimi i sacerdoti che si prestano con generosità”. Nel 2020 sono nate 7 nuove Caritas parrocchiali, oltre all’emporio Sarepta, che ha distribuito oltre 20.500 euro di beni, e alla casa rifugio Bakhita. Capitoli importanti nell’impegno della Caritas di Gaeta sono poi la lotta all’azzardo e il progetto “OrA” di orientamento attivo al lavoro con il quale, grazie anche al contributo di aziende, sono stati attivati 10 tirocini. “I poveri non sono un problema, ma hanno un problema che una comunità di cristiani non può fare a meno di provare a risolvere”, conclude mons. Vari.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia