G8 Genova: Fico, “venti anni fa lo Stato fallì, ferocia e violenze sono ferite che bruciano ancora”

foto SIR/Marco Calvarese

“Vent’anni fa, per le strade di Genova, lo Stato fallì. Le violenze perpetrate nei confronti di manifestanti che nulla avevano a che fare con i Black Bloc, la mattanza notturna nel complesso della Diaz, l’orrore di Bolzaneto: sono ferite che bruciano ancora. Non è possibile dimenticare, come non è possibile costruire su quei fatti una memoria condivisa. Troppa ferocia, troppo dolore”. Così il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, in un post pubblicato su Facebook.
“A distanza di 20 anni – prosegue la terza carica dello Stato – ci sono però elementi su cui riflettere. Cosa rimane di quei giorni, cosa rimane dietro quella coltre di fumo. Dopo Genova non sono naufragate le istituzioni democratiche, e non è naufragato quel movimento”. Fico ricorda poi i processi in sede penale che “ci hanno consentito di ricostruire i fallimenti nelle catene di comando, le responsabilità di quelle torture che per l’ordinamento italiano ancora torture non erano, visto che la legge sarebbe stata approvata anni dopo”. “Quelle sentenze e ricostruzioni giudiziarie – osserva – sono a tratti terribili, durissime. Ma rileggerle, per quanto doloroso, ci consente di andare avanti. Ci fa rendere conto che le democrazie hanno i loro anticorpi, che quando un potere dello Stato fa verità sui comportamenti delle autorità pubbliche questo rafforza la democrazia, e agisce come tessuto riconnettevo”.
Il presidente della Camera sottolinea anche che “c’è quel vasto movimento che chiedeva un radicale cambiamento delle politiche a livello globale” e che “non è morto dopo Genova, anzi”. “Nulla si perde, e dunque non è vero che di quelle giornate non sia rimasto nulla”, la convinzione di Fico: “A livello personale non ho mai perso l’entusiasmo di stare dalla parte che ritenevo giusta, né ho perso la fiducia nelle istituzioni democratiche che oggi mi onoro di rappresentare. E da rappresentante dello Stato, a 20 anni esatti da quel 20 luglio, voglio dedicare un pensiero e un abbraccio a Haidi e Giuliano Giuliani. Non dimentichiamo”.

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