Svizzera: Commissione bioetica vescovi su donazione organi, “dichiarazione volontaria” è sistema “più etico e efficiente”

La Commissione bioetica della Conferenza episcopale svizzera propone un sistema di “dichiarazione volontaria” in materia di donazione di organi in alternativa al sistema del “presunto consenso”. “Nessuno studio è stato in grado di dimostrare l’efficacia del presunto consenso”, si legge in un comunicato diffuso questa mattina dalla Conferenza episcopale. “Se i parenti devono essere effettivamente consultati durante la decisione, nel 60% dei casi non conoscono la decisione del defunto e rifiutano a titolo cautelativo”. La Commissione bioetica sostiene “il principio di autodeterminazione” secondo cui “tutte le donazioni devono essere il risultato di un consenso libero e informato”. Per questo ritiene che “sia dal punto di vista etico che in termini di efficacia”, la soluzione “migliore” sarebbe la “dichiarazione volontaria”: “la popolazione sarebbe regolarmente invitata a rifiutare, accettare, non dichiarare o delegare la decisione di donare a una persona di fiducia”. Questo “sistema” inoltre “aumenterebbe la donazione informando la popolazione, lasciando la libertà di scelta a tutti e sollevando le famiglie in questo difficile processo decisionale”.

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