Gioco d’azzardo: mons. Ambarus (ausiliare Roma), “un mostro silenzioso e nascosto”. Il sostegno del mondo cattolico alla legge regionale

“Il gioco d’azzardo è un mostro silenzioso e nascosto: chi viene morso ne diventa una vittima altrettanto silenziosa e nascosta”. Lo ha detto oggi mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma e direttore della Caritas diocesana, moderando l’incontro on line a sostegno della legge della Regione Lazio del 2013 per regolamentare le slot machine e il gioco d’azzardo. Una modifica approvata il 21 febbraio 2020 prevede, tra l’altro, il divieto di promozione e pubblicizzazione il distanziamento di 500 metri di sale da gioco e slot machine dai cosiddetti “luoghi sensibili” come scuole, presidi sanitari, parrocchie, centri anziani. La nuova norma entrerà in vigore il 1° settembre, tra le proteste dell’industria dell’azzardo e dei lavoratori dell’indotto. Il mondo del sociale, le Fondazioni antiusura, l’associazione Alea e tutte le Caritas del Lazio, si sono invece mobilitate a difesa della legge, che rientra in un piano regionale orientato alla prevenzione a tutti i livelli, “con un fondo antiusura di 4 milioni e mezzo di euro per calmierare il sovraindebitamento delle famiglie, sportelli informativi, un portale on line e corsi di formazione per operatori sociali e sanitari”, ha detto durante l’incontro l’assessora alle Politiche sociali e welfare della Regione Lazio, Alessandra Troncarelli, che ha confermato la volontà di “continuare su questa strada e rispettare la legge 5/2013. Possiamo lavorare anche su altre azioni da mettere in campo ma non torniamo indietro”.

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