Diocesi: Lamezia Terme, un triduo per il 40° dell’attentato a Giovanni Paolo II al santuario di Cardolo

Il 13 maggio si celebra la prima apparizione della Vergine Maria del santo Rosario a Cova da Iria, a Fatima, ai tre pastorelli. Ma quest’anno la ricorrenza mariana coincide con il 40° anniversario dell’attentato a San Giovanni Paolo II. La pallottola, che gli trapassò l’addome, si trova ora nel santuario di Fatima, incastonato nella corona della Vergine Maria, N.S. del Rosario; la fascia, invece, forata dal proiettile, sta nel santuario di Jasna Gora, in Polonia.
Per San Giovanni Paolo II fu “una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola e il Papa agonizzante, trasportato al Policlinico Gemelli, si fermò sulla soglia della morte.
Tali momenti saranno commemorati, nella diocesi di Lamezia Terme, con un triduo di preghiera e di predicazione al santuario diocesano San Giovanni Paolo II di Cardolo, “tutto orientato – si legge in una nota di don Antonio Fiozzo, rilanciata dalla diocesi – al messaggio sempre attuale che N.S. del Rosario di Fatima ha lasciato alla Chiesa e al mondo e che lo stesso San Giovanni Paolo II ha confermato non solo con il suo luminoso magistero, ma soprattutto in qualità di testimone verace. Sarà un percorso di riflessione incentrato sul dono della vita umana sempre più esposta a tanti pericoli mortali, a volte colpita da altri tipi di ‘proiettili’, che potremmo identificare nei bisturi, nelle pillole contraccettive e nelle siringhe usate per provocare la ‘dolce morte’”. “Maria, la Madre di Dio, attraverso la vicenda di Fatima, in cui è stato coinvolto San Giovanni Paolo II, ci chiede che lì dove c’è una mano che vuole giocare con la vita e ucciderla, ce ne sia un’altra, anzi due in più, le nostre e quelle di ogni vero cristiano che oltre a congiungerle per impetrare la grazia della conversione dei cuore, con esse venga fermato ogni orrore, o quanto meno si intervenga a salvare quanto di più sacro si è ricevuto in dono: la vita”, aggiunge Fiozzo.
Domani 11 maggio, alle ore 19.30, per la “Giornata della Vita”; presiede la messa mons. Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme, mercoledì 12 maggio, alle ore 18.30, “Giornata della sofferenza”; presiede mons. Luigi Cantafora, vescovo emerito di Lamezia Terme, giovedì 13 maggio, alle ore 18.30, Giornata della preghiera; presiede mons. Vincenzo Rimedio, vescovo emerito di Lamezia Terme.

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