Dialogo: Gregoriana, stasera la presentazione “on line” della prima licenza in studi giudaici e relazioni ebraico-cristiane

Per la prima volta una Università Pontificia offrirà una licenza in studi giudaici e relazioni ebraico-cristiane. La Congregazione per l’educazione cattolica ha infatti istituito questa nuova categoria di licenza canonica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, affidandone la preparazione al Centro “Cardinal Bea” per gli studi giudaici. Sono state predisposte anche diverse borse di studio per favorire la presenza a Roma degli studenti da circuiti internazionali. “Si tratta di un traguardo non solo entusiasmante per noi, ma anche simbolicamente rilevante”, spiega padre Etienne Vetö, direttore del Centro: “Sviluppata in decenni di duro lavoro e legami di amicizia di cui ne è testimonianza, questa licenza non solo dichiara apertamente l’importanza costitutiva degli studi giudaici per il cristianesimo, ma riconosce espressamente – all’interno della struttura dell’educazione della nostra fede – il potente risveglio reciproco che si verifica quando, fianco a fianco, studiamo la Rivelazione. Questo modello può continuare a essere realizzato nelle nostre comunità e nelle nostre scuole. Possa questa novità creare un precedente”. Il nuovo percorso accademico – spiegano i promotori in una nota – sarà presentato in un apposito evento stasera alle 18, in diretta streaming. Gli interventi saranno in inglese e in italiano con traduzione simultanea. Dopo il saluto del rettore del Pontificia Università Gregoriana, padre Nuno da Silva Gonçalves, padre Vetö presenterà nel dettaglio il nuovo programma di studi mentre padre Norbert Hofmann, segretario della Commissione per i rapporti religiosi con gli ebrei del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, spiegherà quale impatto potrà avere la licenza sulle relazioni ebraico-cristiane. Nella seconda parte del programma si offrirà un “assaggio” dell’attività del Centro Bea attraverso una riflessione rabbinico-patristica offerta da due docenti, rav David Meyer e Massimo Gargiulo.

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