Domenica delle Palme: mons. Piemontese (Terni), “riscopriamo la bellezza di essere discepoli del Signore”

“In questa Settimana Santa siamo convocati a metterci di fronte al Signore Gesù, a contemplare, soprattutto, gli ultimi giorni della sua esistenza, ma anche a confrontarci, noi che siamo cristiani, sulla nostra fedeltà, sulla nostra amicizia nei confronti del Signore”. Così mons. Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni-Narni-Amelia, nell’omelia pronunciata ieri, Domenica delle Palme, nella cattedrale Santa Maria Assunta di Terni. “Certo – ha proseguito –, ognuno di noi, ripercorrendo la sua storia può scoprire, scorgere tante somiglianze con tutti i personaggi che sono stati menzionati e che hanno avuto parte nella passione del Signore: le folle che prima lo hanno acclamato quando è entrato a Gerusalemme, che hanno sperimentato i benefici dei pani e dei pesci, della predilezione, della misericordia di Gesù, della sua opera di guarigione, poi convinti dai capi hanno gridato: ‘crocifiggilo, crocifiggilo!’”.
“Le nostre folle, i nostri concittadini, forse anche noi, oggi, rinnoviamo ancora questa gazzarra nel chiedere che Gesù sia nuovamente crocifisso. Forse oggi nemmeno questo. Oggi siamo presi da indifferenza nei confronti del Signore, nei confronti della sua proposta di amore e di salvezza”, ha osservato. Di qui l’esortazione: “In questa settimana santa vogliamo ripensare la nostra adesione al Signore, la nostra fedeltà, prepararci alla veglia pasquale quando rinnoveremo le promesse del nostro battesimo, riassaporare la bellezza di essere discepoli del Signore”.

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