Coronavirus Covid-19: in Brasile nuovo record di vittime, la solidarietà del Celam. Morto il vescovo di Rondonópolis, dom Juventino Kestering

Il Brasile entra nella Settimana Santa con un altro drammatico record di vittime per il Covid-19: 7.088 tra venerdì e sabato. Tra i deceduti, oltre a vari sacerdoti e religiosi, anche il sesto vescovo morto dopo aver contratto il Covid-19: si tratta di dom Juventino Kestering, vescovo di Rondonópolis-Guiratinga (Mato Grosso). Dom Kestering era nato nel 1946 a São Ludgero, nello Stato di Santa Catarina, ed era vescovo dal 1998.
Il vescovo era risultato positivo al Covid-19 alla fine di febbraio ed era ricoverato dall’11 marzo. La sua situazione era considerevolmente peggiorata nella giornata di sabato. Cordiglio è stato espresso in una nota dalla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile.
Di fronte alla drammatica situazione che vive il grande Paese sudamericano, la Presidenza del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) venerdì scorso ha diffuso una lettera inviata al presidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), dom Walmor Oliveira de Azevedo.
La Presidenza del Celam fa notare che sono i più poveri a “subire rigorosamente le conseguenze di un sistema sanitario insufficiente”, nonostante l’esistenza del Sistema unificato di sanità (Sus). La lettera prosegue denunciando che “l’assenza di politiche e aiuti pubblici che favoriscano la cura e la difesa della vita” ha aggravato gli effetti della pandemia, “colpendo i gruppi più vulnerabili, mentre cresce il numero dei malati che muoiono per mancanza di risorse ospedaliere”. La Presidenza del Celam, a nome dei vescovi del Continente, esprime vicinanza e solidarietà alla Cnbb, che “ha coraggiosamente denunciato questa delicata situazione, contribuendo a illuminarla con i valori del Vangelo e con i principi della Dottrina sociale della Chiesa”.

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