Venezuela: il Governo trasferisce al Sistema nazionale il pagamento del personale delle scuole cattoliche. Cev, “decisione compromette l’autonomia e non rispetta il recente accordo”

Il ministero venezuelano del Potere popolare per l’educazione ha stabilito che il pagamento delle buste paga del personale docente, amministrativo e operaio degli 831 Centri educativi affiliati all’Associazione venezuelana di educazione cattolica (Avec) sarà gestito non più dall’organismo ma dal Sistema nazionale. Interessati dalla decisione sono circa 35mila lavoratori.
Una decisione che, secondo la Conferenza episcopale venezuelana (Cev), “compromette l’autonomia dei Centri educativi e viola l’Accordo Mppe-Avec firmato lo scorso gennaio tra le due parti”.
L’ufficio stampa della Cev, rilanciando una nota dell’Avec, ricorda che nell’accordo da poco firmato lo Stato si impegnava a inviare risorse attraverso l’Avec ai Centri educativi per il pagamento degli stipendi. L’attuale scelta, dunque, “incide sulla legalità dell’accordo che è già stato firmato per 31 anni consecutivi”.
Viene fatto notare che i Centri educativi ben conoscono le singole realtà e le esigenze particolari e “hanno una struttura definita che viene modificata con questa decisione del Ministero. L’autonomia finanziaria è essenziale per la sostenibilità dei progetti educativi”. E il successo di un modello educativo richiede che l’aspetto educativo e amministrativo siano gestiti direttamente e in modo coordinato.
L’Avec ha chiesto un incontro urgente al ministro Aristóbulo Istúriz, previsto per oggi pomeriggio (ora locale). Verrà chiesto di revocare il provvedimento appena preso.

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