Papa in Iraq: card. Sako (patriarca), “a Ur il pontefice pianta il seme della fraternità. A noi innaffiarlo con la preghiera”

Iraq, Ur

“Nella terra di Abramo c’è qualcosa di speciale e distintivo che ci travolge con i suoi doni ed è la fede fraterna. Cristiani, musulmani, ebrei e altri condividono l’autenticità della fede di Abramo in un solo Dio e dovrebbero rispettare la bellezza di essere diversi nell’esprimerlo. Tale diversità è ricchezza piuttosto che motivo di disaccordo o litigio”. Così il patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, descrive l’incontro interreligioso che si terrà esattamente fra una settimana a Ur dei caldei, una delle tappe più attese del viaggio apostolico di Papa Francesco in Iraq (5-8 marzo). All’incontro, definito da Mar Sako “fraterno, umano e spirituale” parteciperanno rappresentanti delle religioni in Iraq, tra i quali anche un rappresentante della piccola comunità ebraica della capitale irachena. In una nota diffusa poco fa dal Patriarcato caldeo, il cardinale ricorda che “la nostra missione come leader spirituali e membri della famiglia abramitica è convogliare tutti i nostri sforzi per il bene dell’umanità; aumentare la consapevolezza dei valori di amore, tolleranza, solidarietà, cooperazione, rispetto per la vita e l’ambiente, raggiungere la pace e la stabilità; mettere fine a disaccordi, conflitti e guerre assurde che portano solo morte e distruzione”. Da qui l’auspicio che “questa storica visita possa avere impatto su tutti gli iracheni e gli abitanti della regione per camminare verso una fraternità sentita e consolidata che garantisca dignità ad ogni essere umano. La forza della nostra fede e le nostre preghiere sono fattori essenziali per il cambiamento. Nella terra di Abramo, Papa Francesco oggi pianta il seme della fraternità e dell’amore che dobbiamo innaffiare e pregare affinché Dio Onnipotente lo coltivi e lo faccia crescere”.

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