Romania: educazione sessuale a scuola, raccolta di firme per assegnare ai genitori il diritto di scelta

Una petizione su internet ha raccolto, in meno di due settimane, più di 26mila firme dai cittadini romeni che chiedono che l’educazione sanitaria, materia che include anche l’educazione sessuale, sia fatta a scuola soltanto con l’accordo dei genitori. Un progetto di legge, del 2020, che garantisce ai genitori il diritto di esprimersi sull’istruzione dei loro figli è tornato in Parlamento dopo essere respinto dal presidente romeno Klaus Iohannis, anche se la Corte costituzionale della Romania aveva confermato il carattere costituzionale della legge. “I genitori – si specifica nella petizione – devono essere informati sul contenuto delle ore di educazione sessuale e si devono rispettare i loro diritti di educare i figli secondo i loro valori e le proprie convinzioni morali”. I firmatari ricordano inoltre che la pratica dell’accordo dei genitori non è singolare e che si applica già nel sistema scolastico romeno per l’insegnamento della religione. “Vogliamo che le famiglie possano decidere in materia di educazione sessuale dei loro figli e non siamo d’accordo che una tale educazione sia imposta come un obbligo”, ha dichiarato al Sir don Tarciziu Șerban, portavoce dell’arcidiocesi di Bucarest, ricordando l’appello pubblico delle Chiese cattolica e ortodossa. Infatti, con lettere inviate al presidente romeno, al primo ministro e al ministro dell’istruzione, sia la Conferenza episcopale romena sia il Patriarcato ortodosso romeno hanno chiesto già dall’anno scorso che il programma scolastico per l’educazione sessuale degli alunni sia elaborato nel rispetto dei valori morali e che tale istruzione abbia un carattere opzionale.

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