Economia: Ocse, crescita si conferma su ritmi moderati

Secondo gli indicatori anticipatori compositi dell’Ocse (Cli), progettati per cercare di anticipare i punti di svolta dell’attività economica rispetto al trend, “il ritmo di espansione dell’attività economica nell’area Ocse nel suo complesso sembra destinato a continuare a moderarsi dopo il rimbalzo post-pandemia”. È quanto afferma oggi l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
“I Cli – viene spiegato – continuano ad anticipare un ritmo moderato di espansione al di sopra del livello di tendenza in Canada, nell’area dell’Euro nel suo insieme e nel Regno Unito, come riportato il mese scorso. Indicazioni simili sono ora emerse negli Stati Uniti e in Giappone. In Francia, il Cli prevede che i livelli del Pil reale rimangano al di sotto della tendenza a lungo termine e suggerisce anche che la crescita dovrebbe rallentare. Un fattore che abbatte i Cli è il persistente aumento dei prezzi al consumo negli ultimi mesi, guidato dall’aumento dei prezzi dell’energia”. Tenendo conto che 100 rappresenta il trend, l’Italia passa da 102,1 di agosto a 102,2 a settembre; l’area euro rimane stabile a 101,1 mentre i Paesi Ocse confermano il 100,9.
Tra le principali economie dei mercati emergenti, “l’indicatore per la Cina, appesantito dalla contrazione della produzione di acciaio, punta ora verso una crescita stabile piuttosto che un aumento costante, come riportato il mese scorso. In India il Cli indica una crescita stabile, ma i livelli del Pil reale dovrebbero rimanere al di sotto del trend di crescita di lungo termine. Si prevede un rallentamento della crescita in Brasile. Il Cli per la Russia punta ancora a un costante aumento della crescita al di sopra del trend di crescita del Pil a lungo termine”.
Secondo l’Ocse, “nonostante la graduale revoca delle misure di contenimento del Covid-19 in alcuni Paesi e il progresso delle campagne di vaccinazione, le incertezze persistenti potrebbero comportare fluttuazioni più elevate del solito nei Cli e nelle sue componenti. Pertanto, i Cli – viene precisato – dovrebbero essere interpretati con attenzione e la loro entità dovrebbe essere considerata come un’indicazione della forza del segnale piuttosto che come una misura del grado di crescita dell’attività economica”.

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