Coronavirus Covid-19: Anmirs, “la Finanziaria ‘premia’ i medici ma dimentica gli ospedali religiosi classificati”

“La Finanziaria ‘premia’ i medici ma dimentica gli ospedali religiosi classificati”. Lo dichiara il segretario nazionale del sindacato dei dirigenti medici dipendenti degli ospedali religiosi classificati, Donato Menichella, che ha inviato una lettera aperta, questa mattina, al ministro della Salute, Roberto Speranza. In sostanza, la Legge di bilancio recentemente approvata prevede l’incremento del 27% dell’indennità di esclusività a favore dei dirigenti medici dipendenti pubblici. “Anche i dirigenti medici dipendenti degli ospedali religiosi classificati appartengono a pieno titolo e diritto a tali dirigenti presso le strutture del Servizio sanitario nazionale valorizzati dalla norma, eppure sono in molti, tra loro, a sentirsi ingiustamente messi in ultima posizione e poco considerati dalle Istituzioni, situazione ancora più accentuata proprio a seguito delle legge di bilancio recentemente approvata”.
Il sindacato reputa, inoltre, “molto grave” che “di tutto il personale sanitario italiano, pubblico o privato, i dirigenti medici degli ospedali religiosi classificati siano gli unici ai quali non sia stato ancora rinnovato, da oltre 10 anni, il contratto collettivo – continua Menichella – e sono anche gli unici che non hanno ricevuto dallo Stato un finanziamento per il rinnovo del contratto”. La richiesta è l’equiparazione del trattamento tra medici pubblici e medici degli ospedali religiosi. Infine, il sindacato considera “urgente e inevitabile” un intervento da parte delle istituzioni affinché “il finanziamento dell’incremento dell’esclusività previsto dalla Legge di bilancio si estenda ai medici della nostra ospedalità, in osservanza al principio dell’equiparazione di diritti e doveri sancito più volte dalle leggi che regolano il Servizio sanitario nazionale”.

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