Terremoto Centro Italia: Legnini (Commissario) a Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali, “prorogare le agevolazioni bollette domestiche e incentivi per le imprese”

Mantenere le agevolazioni sulle utenze domestiche degli immobili inagibili scadute a fine 2020: a chiederlo è il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini, durante l’audizione, oggi, alle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, che stanno esaminando il Decreto Milleproroghe. “Legnini – si legge in una nota dell’Ufficio stampa e comunicazione del Commissario – ha sottolineato l’esigenza di prorogare anche altre disposizioni, come la sospensione del pagamento delle rate dei mutui da parte dei Comuni, l’esenzione dal pagamento di alcune imposte comunali, come quella di occupazione del suolo pubblico e della pubblicità, la sospensione della riscossione delle cartelle, la conferma delle norme che stabiliscono l’impignorabilità dei contributi concessi dallo Stato per la ricostruzione delle case e che consentono alle Regioni di indicare i siti temporanei di stoccaggio delle macerie”. Per il Commissario “è importante anche stabilire il regime di esclusione del reddito degli immobili inagibili ai fini del calcolo dell’Isee, indicatore essenziale per l’accesso a benefici importanti per le fasce deboli”. In audizione Legnini ha fornito i dati più aggiornati sull’andamento della ricostruzione, che nel 2020 ha visto crescere del 60% il numero delle richieste di contributo presentate e approvate. “Oltre 4 mila famiglie sono rientrate a casa, 1.700 l’anno scorso, in piena pandemia, e anche le opere pubbliche cominciano a registrare avanzamenti significativi, come ha riconosciuto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, pochi giorni fa in Parlamento” ha detto il Commissario, che ha chiesto maggior flessibilità sull’uso delle risorse per il finanziamento della ricostruzione nel cosiddetto ‘doppio cratere’ dei dodici comuni abruzzesi colpiti sia nel 2009 che nel 2016. Il Commissario ha poi segnalato al Parlamento il caso di Mario Sanna, padre di una delle vittime di Amatrice, che sollecita un intervento a favore dei cittadini che erano in affitto al momento del sisma e che ha avviato uno sciopero della fame.

 

 

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