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Polonia: dialogo cattolici-musulmani, “nelle due religioni non vi è posto per violenza”. “Ogni chiesa, moschea o sinagoga è un posto speciale”

“Ogni persona aperta al bene sa che una chiesa, una moschea o una sinagoga è un posto speciale”: lo ha sottolineato prima della Giornata dell’islam mons. Henryk Ciereszko, presidente del Comitato per il dialogo con le religioni non cristiane della Conferenza episcopale polacca. Il presule ha espresso la preoccupazione per il mancato rispetto dei luoghi di culto nel mondo, citando il Messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Durante una celebrazione comune, organizzata il 26 gennaio prossimo per la 21ª volta al termine della Settimana per l’unità dei cristiani, i rappresentanti della Chiesa cattolica e dell’islam, raccogliendosi in preghiera all’inizio e in conclusione dell’incontro on line, leggeranno la Bibbia e il Corano e discuteranno alcuni passaggi dei rispettivi testi. “Nelle due religioni non vi è posto per violenza, per la distruzione dell’espressione del culto di Dio né dei luoghi dove avviene l’incontro con Lui”, ha osservato mons. Ciereszko. Il titolo della Giornata, ispirato dal Messaggio del Pontificio Consiglio per la fine del ramadan, quest’anno è dedicato proprio alla custodia dei luoghi di culto. In Polonia vivono poco più di 30mila musulmani aderenti a due diverse comunità di cui una è composta soprattutto dalla popolazione di origine tartara mentre l’altra dai circa 25mila musulmani arrivati in Polonia per motivi di studio o di lavoro.

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