Povertà educativa: Openpolis e Con i Bambini, “Milano è una delle città in Italia con maggiore diffusione di dispositivi digitali nelle scuole”

Nell’emergenza Covid, che tra i Paesi occidentali ha colpito per prima l’Italia e la Lombardia in particolare, sono emerse nuove sfide nel contrasto alla povertà educativa. Su questo indaga il report, “Le mappe della povertà educativa in Lombardia”, realizzato da Openpolis e Con i Bambini. nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e presentato oggi.
La Lombardia, con oltre 1,6 milioni di minori, è la regione italiana con il maggior numero di residenti con meno di 18 anni. L’ultimo decennio ha visto un calo generalizzato dei minori in Italia (-3,19% tra 2012 e 2019), a fronte di una sostanziale stabilità in Lombardia, una delle poche regioni a non registrare variazioni negative. Dal 2012 al 2019 il numero dei residenti tra 0 e 17 anni in Lombardia è aumentato del +0,86%. Il dato di stabilità cela però profonde differenze interne: se nella città metropolitana di Milano si rileva un aumento superiore al 6%, che arriva quasi al 14% nel capoluogo, in 7 province si è registrato un calo della popolazione minorile.
Quanto alla situazione delle reti, la Lombardia ha dati in linea con la media nazionale. Le differenze all’interno della regione sono tuttavia di rilievo, considerato soprattutto che esiste un notevole gap tra area montana e metropolitana. Così per la banda larga ultraveloce (con velocità teorica superiore a 100 Mbps) nell’area metropolitana di Milano c’è una copertura superiore al 60 % mentre nella provincia di Sondrio la copertura è del 14%.
“Il comune di Milano è una delle città in Italia con maggiore diffusione di dispositivi digitali nelle scuole (quasi la metà degli studenti milanesi – 44,5% – studia in un plesso con oltre 10 pc, contro il 36-37% di Roma e Napoli) – segnala il report -. Allo stesso tempo però non è affatto trascurabile la quota di alunni che frequentano scuole che dichiarano 0 dispositivi: sono il 14% del totale”. Tenendo conto che per circa il 40% delle scuole questo dato non è disponibile, “la più elevata concentrazione di plessi con un maggior numero di pc si riscontra nelle zone corrispondenti ai cap 20131 (zona Casoretto-Città studi), 20161 (Affori-Bruzzano) e 20149 (Portello-Fiera). Nella prima, il numero di dispositivi raggiunge i 31,7 pc e tablet ogni 100 alunni, cioè quasi 1 computer ogni 3 studenti nelle scuole della zona. Nella seconda il dato supera i 20 pc e tablet ogni 100 alunni. Nella terza, sono circa 16 ogni 100 studenti”.

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