Agricoltura: Istat, “anche nel 2020 Italia prima in Europa per valore aggiunto con 31,3 miliardi di euro”

“Il comparto agricolo ha fatto registrare un decremento del volume della produzione dell’1,3% per l’insieme dei Paesi dell’Ue27. Limitando l’analisi ai principali Paesi, il calo più vistoso si è avuto in Romania (-20,1%) e perdite consistenti hanno interessato Italia (-3,3%), Francia (-2,6%) e Ungheria (-2,1%). Il volume della produzione è risultato, invece, in crescita in Polonia (+4,4%), Spagna (+1,8%) e Danimarca (+1,2%)”. Lo rileva l’Istat nella stima preliminare dell’andamento del settore agricolo per l’anno appena trascorso.
“I prezzi alla produzione (misurati in termini di prezzo base) sono risultati in flessione per il complesso dell’Unione europea (-0,3%). Le contrazioni più rilevanti hanno interessato Germania (-4,4%), Paesi Bassi (-2,9%) e Polonia (-2,5%) mentre incrementi dei prezzi sono stati registrati in Romania (+7,7%) e Ungheria (+6,3%)”, aggiunge l’Istituto nazionale di statistica.
La graduatoria del valore della produzione a prezzi correnti “ha visto, per il 2020, la Francia al primo posto (75,4 miliardi di euro), seguita da Germania (56,3 miliardi di euro), Italia (56,1 miliardi di euro) e Spagna (53 miliardi di euro)”. In termini di valore aggiunto “l’Italia si è confermata al primo posto con 31,3 miliardi di euro davanti a Francia (30,2 miliardi di euro) e Spagna (29,3 miliardi di euro)”.
Riguardo all’impatto della pandemia da Covid-19 sull’agricoltura europea, dalle prime informazioni sembrerebbe emergere come in questo contesto “abbia pesato il drastico ridimensionamento delle attività di interscambio commerciale e la difficoltà di collocamento di molti prodotti sui mercati, con un conseguente crollo dei prezzi. Segnalazioni in tal senso sono pervenute per la produzione di patate e gli allevamenti di suini in Germania, per gli allevamenti di visoni in Danimarca e per il florovivaismo nei Paesi Bassi”.
L’andamento dell’indicatore A di reddito agricolo, che misura la produttività del lavoro in agricoltura, ha evidenziato “un calo per quasi tutti i principali Paesi, in particolare per Romania (-47,2%), Germania (-15,5%), Polonia (-9,6%), Francia (-7,6%) e Paesi Bassi (-6,7%) mentre ha fatto registrare valori positivi per Spagna (+12,5%), Ungheria (+10,3) e Grecia (+5,2%). Il valore dell’Italia (-4,8%) è risultato in linea con la media Ue27 (-4%)”.

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