Coronavirus Covid-19: mons. Nerbini (Prato), “nostre chiese sicure”. In distribuzione 192mila mascherine

Con la ripresa in presenza delle attività scolastiche, in Toscana, torna anche il catechismo in presenza. Il vescovo di Prato, mons. Giovanni Nerbini, ha scritto a tutti i parroci della diocesi invitandoli a riprendere gli incontri nei locali parrocchiali. “È un momento importante che non dobbiamo trascurare né sottostimare, ma credo anche che non lasciarsi irretire dalla paura sia un segnale importante da consegnare alle nostre famiglie e ai nostri ragazzi”, afferma il presule nella lettera. Nella diocesi di Prato non c’era mai stato un vero e proprio stop agli incontri nei locali parrocchiali, il vescovo aveva chiesto se ogni singola realtà fosse in grado di garantire o meno le lezioni in presenza secondo le norme anticontagio. Quasi tutte avevano poi deciso di trasferire la “dottrina” online. Adesso, con il ritorno della zona gialla, l’invito a prendere in considerazione l’idea di far tornare i ragazzi in parrocchia finché la situazione lo potrà permettere.
Nella lettera inviata ai parroci mons. Nerbini ricorda a ciascuno di “valutare attentamente la conformità dei locali che ospitano l’attività pastorale della propria parrocchia e verificare la fattibilità del catechismo in presenza quando risultano tutelate le condizioni richieste: distanza, accessi agli ambienti e possibilità di arearli”. Il presule ribadisce inoltre che “laddove i numeri dei bambini fossero alti si possono organizzare forme miste di catechismo a rotazione: un certo numero in presenza, altri collegati attraverso il computer”. E, infine, un accorgimento: “Non cessate di invitare i nostri ragazzi alla Santa Messa domenicale. Non c’è bisogno di ripetere che le nostre chiese sono sicure e che in tutto questo tempo di pandemia non si è mai verificato alcun vero problema”. Sul sito della diocesi è possibile scaricare il materiale del sussidiario “Sicuri, dietro di me”, contenente tutte le indicazioni per lo svolgimento degli incontri e l’organizzazione degli spazi.
Nei giorni scorsi un’azienda del Valdarno ha donato al vescovo 192mila mascherine chirurgiche. Il materiale verrà distribuito tra le varie parrocchie della diocesi di Prato, le aggregazioni laicali, le scuole cattoliche presenti sul territorio e gli oratori.

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