Papa Francesco: “il giornalista cristiano è tenuto a offrire una testimonianza nuova nel mondo”. Non nascondere né manipolare le notizie

“Le chiacchiere chiudono il cuore alla comunità, chiudono l’unità della Chiesa. Il grande chiacchierone è il diavolo, che va sempre dicendo cose brutte degli altri, perché lui è il bugiardo che cerca di disunire la Chiesa, di allontanare i fratelli e di non fare comunità”. Lo ha ribadito il Papa, ricevendo in udienza una delegazione del settimanale cristiano belga “Tertio”, in occasione del ventennale. “La comunicazione è una missione importante per la Chiesa”: dunque secondo il Papa “i cristiani impegnati in questo ambito sono chiamati a mettere in atto in modo molto concreto l’invito del Signore ad andare nel mondo e proclamare il Vangelo”. “Per la sua alta coscienza professionale, il giornalista cristiano è tenuto ad offrire una testimonianza nuova nel mondo della comunicazione senza nascondere la verità, né manipolare l’informazione”, la consegna di Francesco, che ha citato il suo ultimo messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: “Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri”. “Voi siete protagonisti di questa narrazione”, ha aggiunto.

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