Coronavirus Covid-19: Salesiani Madagascar, un piano per aiutare chi è in difficoltà

Sono 15.925 i contagiati e 216 le vittime del Covid-19 in Madagascar dove i salesiani hanno elaborato un articolato piano per aiutare, nel limite del possibile, le persone più bisognose, a partire da quelle più vicine ai loro ambienti. I Figli di Don Bosco sono presenti nella grande “Isola Rossa” dal 1981. Oggi la loro presenza è articolata in una Visitatoria dedicata a Maria Immacolata, con 11 case. Dal centro “Notre Dame de Clairvaux” di Ivato, alla periferia della capitale, Antananarivo, i salesiani, hanno diffuso una nota rilanciata dall’agenzia Ans, nella quale rendono conto del sostegno offerto.”I Figli di Don Bosco stanno continuando a pagare regolarmente gli stipendi dei dipendenti, e anzi, in considerazione della situazione economica attuale, hanno distribuito loro un sostegno straordinario una tantum. Inoltre, a quei lavoratori residenti che sono obbligati a rimanere nel Centro nonostante le restrizioni, viene riconosciuta un aumento di stipendio di circa il 15%. Pensando agli allievi e alle loro famiglie, i religiosi del centro di Ivato hanno distribuito a tutti gli studenti un pacco con 8 kg di riso, 2 kg di legumi secchi e un pezzo di sapone. Inoltre, ogni settimana distribuiscono un altro pacco contenente 5 kg di riso e 1,5 kg di legumi secchi agli studenti dell’ultimo anno – 85 giovani – quando tornano a casa nel fine settimana. Ed è già iniziato una seconda distribuzione di riso e legumi secchi a tutti gli studenti del centro costretti a rimanere a casa. Un servizio simile, con un piccolo pacco di riso e legumi secchi, viene dato anche agli studenti della scuola di recupero dell’oratorio. E nei casi di maggiore difficoltà i salesiani hanno anche elargito aiuti in denaro”. Dal punto di vista della prevenzione, inoltre, nel centro di Ivato “le disposizioni sanitarie sono osservate con scrupolo e attenzione: acqua e sapone sono presenti in molti ambienti del centro, vengono messe a disposizione le mascherine e viene mantenuta la distanza fisica nelle aree comuni come le aule, il refettorio, la sala studio e il dormitorio”.

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