Venezuela: rapporto Missione Onu, dal Governo di Maduro “crimini contro l’umanità” e “atroci violazioni” dei diritti umani

Il Governo di Nicolás Maduro, in Venezuela, si è macchiato di crimini “di lesa umanità”. È questo l’inequivocabile giudizio emesso dalla Missione Onu in Venezuela, che ieri ha reso noti i risultati della sua indagine. La Missione ha indagato su 223 casi, di cui 48 sono inclusi come studi completi nel rapporto di 443 pagine. Inoltre, ha esaminato ulteriori 2.891 casi. Tra le 223 situazioni indagate, ci sono esecuzioni extragiudiziali, sparizioni forzate, detenzioni arbitrarie e torture. Secondo l’Onu lo stesso presidente Maduro, con i ministri dell’Interno e della Difesa, Néstor Reverol e Vladimir Padrino López, è coinvolto in gravi crimini commessi dalle forze di sicurezza del Paese, e il report parla di “violazioni atroci” dei diritti umani. “La Missione ha trovato ragionevoli motivi per ritenere che le autorità venezuelane e le forze di sicurezza abbiano pianificato e compiuto gravi violazioni dei diritti umani dal 2014, alcune delle quali – comprese le esecuzioni arbitrarie e l’uso sistematico della tortura – costituiscono crimini di contro l’umanità”, ha detto Marta Valiñas, presidente della Missione, che ha aggiunto: “Lungi dall’essere atti isolati, questi crimini sono stati coordinati e commessi in conformità con le politiche statali, con la conoscenza o il supporto diretto dei comandanti e degli alti funzionari del governo”.
La Missione non ha potuto visitare il Venezuela perché il Governo non ha risposto alle ripetute richieste. Inoltre, ha dovuto affrontare altre restrizioni di viaggio a causa della pandemia Covid-19. Tuttavia, ha condotto 274 interviste a distanza con vittime, testimoni, familiari, ex funzionari governativi, avvocati, rappresentanti di organizzazioni non governative e personale internazionale. Ha inoltre analizzato una serie di documenti riservati, inclusi fascicoli giudiziari.

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