Coronavirus Covid-19: mons. Ojea (vescovi argentini), appoggio alla proposta di reddito universale d’emergenza già formulata da Papa Francesco

“Papa Francesco ci ha parlato della possibilità di stabilire un salario di emergenza universale, non solo per coloro che lavorano nell’economia popolare, ma anche per i così tanti lavoratori informali che hanno occupazioni precarie e che non hanno una copertura sociale”. Lo ha sottolineato, nei giorni scorsi, mons. Oscar Ojea, presidente della Conferenza episcopale argentina (Cea) e vescovo di San Isidro, in un video diffuso dall’ufficio stampa dell’Episcopato. Le espressioni del vescovo hanno in qualche mondo richiamato quelle del ministro dello Sviluppo sociale, Daniel Arroyo, in merito alla stessa questione.
Mons. Ojea ha fatto riferimento alla possibilità di applicare uno “stipendio universale di emergenza” come modo per affrontare la crisi causata dalla pandemia e ha anche ricordato che Papa Francesco e le Agenzie delle Nazioni Unite si sono espresse positivamente verso tale misura. Si è anche espresso in merito alla necessità di “sedersi tutti attorno a un tavolo” per analizzare la situazione e cercare soluzioni consensuali alla crisi.
Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina, commenta al Sir: “Da Buenos Aires, mons. Ojea ha rilanciato l’idea del salario universale di emergenza, rivolgendo la proposta direttamente al ministro dello Sviluppo sociale Arroyo. Mons. Ojea si collega all’invito di Papa Francesco, che si propone di rafforzare l’economia popolare per uscire dal contesto di aumento delle povertà globali, a causa della pandemia. Va ricordato il recente messaggio di Pasqua ai movimenti popolari, già incontrati dal Papa tre volte, nel quale viene chiesto un cambio di civiltà proprio a partire dal popolo del ‘descarte’ (dello scarto), dai soggetti storicamente esclusi”.

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