Rapporto Aif: “64 segnalazioni di attività sospette”, allo Ior “nuovi sistemi di trasferimento fondi” per “miglior sicurezza e tracciabilità”

Nell’ambito dell’informazione finanziaria, l’Aif ha ricevuto 64 segnalazioni di attività sospette, di cui 55 dagli enti vigilati e 4 da Autorità della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Sono i dati del Rapporto 2019, diffuso oggi, da cui risulta che l’Aif ha disposto 4 misure preventive, incluso il blocco di un conto corrente. Ha inoltre trasmesso 15 Rapporti all’Ufficio del Promotore di Giustizia, confermando il trend di crescita nella proporzione tra Rapporti inviati e segnalazioni ricevute. Complessivamente, si legge nell’introduzione, “si va rafforzando la tendenza verso una maggiore qualità delle segnalazioni, considerati anche la guida fornita con più specifici indicatori di anomalia ed una più consapevole attuazione di un approccio basato sul rischio”. Anche in questo ambito la collaborazione internazionale – oltre 370 soggetti coinvolti negli scambi di richieste di informazioni con Uif estere – ha portato a “risultati concreti, attraverso l’analisi di schemi finanziari complessi articolati su più giurisdizioni”. Ciò ha condotto alla trasmissione di elementi di informazione (intelligence) finanziaria rilevanti all’Ufficio del Promotore di Giustizia e alle controparti estere. Sono stati siglati, inoltre, quattro nuovi Protocolli d’intesa con le Uif di giurisdizioni estere (Finlandia, Isole Cook, Repubblica Ceca e Serbia), per un totale di 60 Protocolli d’intesa siglati dal 2012. Per quanto attiene al trasporto transfrontaliero di denaro contante, “il numero e l’ammontare delle dichiarazioni confermano l’andamento, già osservato negli anni precedenti, di una progressiva riduzione dell’utilizzo del contante”. Una tendenza, questa, “riconducibile anche alla disponibilità di nuovi sistemi di trasferimento di fondi disponibili presso lo Ior, che assicurano un miglior grado di sicurezza e tracciabilità”. L’analisi delle dichiarazioni svolte dall’Aif, nell’anno appena trascorso “non ha fatto registrare anomalie significative o indicatori di rischio”: la maggioranza dei potenziali reati di natura finanziaria sullo sfondo coinvolgono soggetti stranieri o condotte intraprese in, o in connessione con, giurisdizioni estere. I principali potenziali reati sono la frode internazionale, inclusa la frode fiscale, e l’appropriazione indebita. Nel 2019, infine, l’Aif ha partecipato alla riunione plenaria del Gruppo Egmont (Hague, Paesi Bassi, 1-5 luglio) ed è stata parte della Delegazione della Santa Sede alla 58ª e alla 59ª Assemblea plenaria (rispettivamente 15-19 luglio e 2-6 dicembre) del Comitato di esperti per la valutazione delle misure contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (Moneyval) del Consiglio d’Europa.

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