Papa Francesco: promulgazione decreti Congregazione delle cause dei santi. Sarà beata la laica calabrese Maria Antonia Samà

Ieri, venerdì 10 luglio, Papa Francesco ha ricevuto in udienza il card. Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Lo si legge nel bollettino diffuso oggi dalla Sala stampa vaticana. Durante l’udienza, il Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i decreti riguardanti una prossima nuova beata e 4 nuovi venerabili servi di Dio.
In particolare, i decreti riguardano il miracolo, attribuito all’intercessione della venerabile serva di Dio Maria Antonia Samà, fedele laica, nata il 2 marzo 1875 a Sant’Andrea Jonio (Italia) e ivi morta il 27 maggio 1953; le virtù eroiche del servo di Dio Eusebio Francesco Chini (detto Kino), sacerdote professo della Compagnia di Gesù; nato il 10 agosto 1645 a Segno (Italia) e morto a Magdalena (Messico) il 15 marzo 1711; le virtù eroiche del servo di Dio Mariano Giuseppe de Ibargüengoitia y Zuloaga, sacerdote diocesano, cofondatore dell’Istituto delle Serve di Gesù; nato l’8 settembre 1815 a Bilbao (Spagna) e ivi morto il 31 gennaio 1888; le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Félix Torres, fondatrice della Compagnia del Salvatore; nata il 25 agosto 1907 ad Albelda (Spagna) e morta a Madrid (Spagna) il 12 gennaio 2001; le virtù eroiche del servo di Dio Angiolino Bonetta, fedele laico dell’Associazione Silenziosi Operai della Croce; nato il 18 settembre 1948 a Cigole (Italia) e ivi morto il 28 gennaio 1963.
La nuova beata, dunque, sarà Maria Antonia Samà, nata in provincia di Catanzaro. Colpita da ragazza da una grave malattia, ricorda Vatican News, rimane paralizzata, con le ginocchia alzate. Costretta a letto in questa scomodissima posizione, Maria Antonia vive tutto con fede e invita quelli che vengono a visitarla ad avere sempre fiducia in Dio, in ogni situazione. La gente del paese la chiama “la monachella di San Bruno”: viene da lei a chiedere consigli e preghiere, viene per trovare pace e serenità. Con lei si prega tre volte al giorno il Rosario. Muore a 78 anni, il 27 maggio 1953, dopo oltre 60 anni passati a letto offrendo tutte le sofferenze al Signore.
Per la sua beatificazione, la postulazione della causa ha presentato all’esame della Congregazione l’asserita guarigione miracolosa, attribuita alla sua intercessione, di una signora da una grave forma degenerativa di artrosi alle ginocchia (“gonartrosi bilaterale con sintomatologia algico-funzionale”) che provocava dolori insopportabili alle ginocchia. L’evento è accaduto nella notte tra il 12 e il 13 dicembre 2004 a Genova quando, in preda ai forti dolori, la signora inizia a supplicare la venerabile serva di Dio che aveva conosciuto in giovane età. Dopo l’invocazione si addormenta e al mattino seguente, nell’alzarsi, constata che erano spariti i dolori e che poteva riprendere tutte le sue attività.

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