Palermo: commemorazione delle vittime cadute in una delle prime stragi di mafia a contrada Ciaculli nel 1963

(foto Esercito Italiano)

Sono state commemorate ieri nel luogo dell’attentato nella contrada di Palermo, le 7 vittime della strage di Ciaculli del 30 giugno 1963, quando l’esplosione di un’auto imbottita di tritolo, provocò la morte di 7 uomini servitori dello Stato: 4 Carabinieri, 2 militari dell’Esercito italiano e un agente della Polizia di stato. Autorità militarie civili hanno ricordato il maresciallo Pasquale Nuccio e il soldato Giorgio Ciacci dell’Esercito italiano, il tenente Mario Malausa, il maresciallo capo Calogero Vaccaro e gli appuntati Eugenio Altomare e Marino Fardelli dei Carabinieri ed il maresciallo della Polizia di stato Silvio Corrao. Una cerimonia rispettosa delle norme per il contenimento della pandemia di coronavirus Covid-19, come riportato sul sito dell’Esercito italiano, alla quale hanno preso parte il generale di divisione Maurizio Angelo Scardino, comandante militare dell’Esercito in Sicilia, il vice presidente della Regione Sicilia Gaetano Armao, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il prefetto Giuseppe Forlani, il questore Renato Cortese, il comandante provinciale dei Carabinieri generale di brigata Arturo Guarino, assieme ad una rappresentanza dei familiari delle vittime e delle associazioni combattentistiche e d’Arma.

(foto Esercito Italiano)

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