Germania: Ancillae Sanctae Ecclesiae, discussione sul diaconato femminile. L’eredità della figura di Ellen Ammann

Sul tema del diaconato femminile la Chiesa tedesca si interroga con costanza e il portale della Chiesa tedesca, katholisch.de, lo approfondisce di continuo. Presentando oggi la figura di Ellen Ammann i cattolici tedeschi possono conoscere un simbolo e una testimone in odor di beatificazione. Figura emblematica del cattolicesimo sociale di fine XIX secolo, Ammann fondò nel 1919, con la benedizione dell’arcivescovo di Monaco-Frisinga, mons. Michael Faulhaber, una comunità denominata “Associazione delle diaconesse cattoliche”. Ammann era una pioniera del cristianesimo sociale e del movimento cristiano femminile. Ancora oggi molte associazioni e istituzioni portano il suo nome. Nata in Svezia, è stata una delle prime donne deputate a unirsi al Parlamento di Stato bavarese nel 1919 e contribuì con i suoi interventi a sventare il tentato putsch hitleriano del 1923 a Monaco di Baviera. Per gli anni a venire la comunità visse agendo nel silenzio e nel nascondimento. Ellen Ammann morì a 62 anni nel 1932, ma le compagne rimasero unite. Nel 1952, il gruppo cambiò nome per decisione pontificia: nacquero le Ancillae Sanctae Ecclesiae (Ase), donne della Chiesa al servizio del mondo. Vivono il loro diaconato nella vita quotidiana con un’espressione individuale.
L’Ase è una piccola comunità spirituale di 30 donne con sede a Olching, vicino Monaco. Nella sua storia non son state mai più di 150. È l’unica associazione del suo genere al mondo in cui le donne cattoliche non sposate e sposate intraprendano insieme un cammino spirituale, con voti solenni. La discrezione è importante per il gruppo: nessuno deve sapere chi vi appartiene. Per questa storica segretezza, la comunità, nonostante il suo riconoscimento papale, è praticamente sconosciuta ancora oggi nei circuiti ecclesiali.

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