Bambini vittime di violenza: Celam, “con quarantena aumentano rischi, unire sforzi e azioni per proteggere i piccoli”

(foto Siciliani-Gennari/SIR)

Oggi, 4 giugno, si celebra la Giornata internazionale dei bambini vittime innocenti di violenza con l’obiettivo di combattere il dramma sofferto da migliaia di minori che in tutto il mondo sono vittime di abusi fisici e psicologici, come conseguenza delle varie situazioni di conflitto vissute in famiglia e in società.
Per l’occasione il presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo (Perù), ha diffuso un messaggio in cui ricorda che “in questi tempi difficili che stiamo attraversando, in cui un terzo dell’umanità vive confinata nelle proprie case per la pandemia del Covid-19, l’esistenza di atti di violenza domestica durante la quarantena contro i minori, che spesso soffrono in silenzio e solitudine, aumenta e diventa più frequente”. Solo in Perù, per esempio, fa sapere l’arcidiocesi di Lima, si sono verificati 12mila casi di violenza su minori nel primo quadrimestre dell’anno.
Alla luce anche del magistero di Papa Francesco, il Celam “unisce tutti gli sforzi e le azioni contro tutte le forme di violenza contro i più piccoli – gli esseri più vulnerabili della società – che vivono in un ambiente che non solo li espone alla morte, ma, nella maggior parte dei casi, li lascia feriti o in preda a traumi emotivi che li perseguiteranno per il resto dei loro giorni. I nostri figli hanno bisogno di tenerezza e protezione in ogni momento, perché sono la speranza della società, della Chiesa e dell’umanità”. Conclude mons. Cabrejos: “Vi incoraggio a continuare a combattere e lavorare per un mondo sempre più umano, attento e giusto per i minori, perché una società che abbandona i bambini è destinata al fallimento”.

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