Coronavirus Covid-19: Policlinico Gemelli, al via programma di assistenza a distanza per famiglie e bambini con patologie complesse

La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto molto forte sulla quotidianità di ogni singolo individuo e nucleo famigliare stravolgendo tempi, abitudini, progetti. Questo processo di cambiamento ha influito e influisce tuttora, in maniera ancora più rilevante, sulle famiglie che hanno bambini e ragazzi che convivono con patologie complesse e disabilità. A loro si rivolge il progetto “Contactless: nessun luogo è lontano”, programma di assistenza a distanza ideato dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs che si sviluppa su più livelli: monitoraggio a distanza con videoconferenze strutturate; formazione attraverso tutorial e occasioni di approfondimento a livello digitale; supporto psicologico per il bambino/ragazzo e il nucleo famigliare; raccolta dati per la ricerca clinica.
“Molti bambini e ragazzi con patologie complesse necessitano di visite ad intervalli regolari per monitorare la progressione della malattia ed eventualmente introdurre azioni correttive riabilitative o terapeutiche – dichiara Eugenio Mercuri, direttore Dipartimento della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica del Gemelli –. Il progetto Contactless ci permette di stare al loro fianco anche a distanza nel percorso riabilitativo e di valorizzare l’approccio multidisciplinare in remoto grazie ad un piano assistenziale condiviso”. Per Marco Elefanti, direttore generale del Gemelli, questo modello di presa in carico globale è “ancora più importante quando i pazienti sono bambini e ragazzi con patologie complesse, in particolare in situazioni di emergenza come quella che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo”. Le misure di sicurezza hanno modificato gli accessi ospedalieri ed è per questo che l’area pediatrica ha realizzato un servizio di assistenza in remoto. “Circa il 30 % dei nostri pazienti – conclude Elefanti – proviene da fuori Regione. Grazie anche a questo modello pilota di assistenza a distanza possiamo garantire continuità assistenziale ai malati ad elevata complessità di cura che provengono da fuori Roma e Lazio”.

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