Diocesi: Tursi, domani la dedicazione della nuova chiesa di Sant’Antonio a Nova Siri Marina

Sarà celebrata, venerdì 12 giugno, alle 18.30, da mons. Vincenzo Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro, la solenne concelebrazione di dedicazione dell’altare e di apertura al culto della nuova chiesa di Sant’Antonio di Padova, a Nova Siri Marina (Matera). Il rito sarà trasmesso da TRM, canale 16 del digitale terrestre, e in streaming su Facebook, sulla pagina “TRM Network”. Nella piazza antistante la chiesa sarà collocato un maxischermo per partecipare alla funzione.
Il vescovo, nella Solennità di Pentecoste, ha invitato i novasiresi a far sì che “l’apertura della nuova chiesa rappresenti l’inizio di un rinnovato impegno di fede e di una maggiore vivacità evangelica per edificare una Chiesa bella, attraente, con il cuore di madre e il volto della misericordia”. I parroci, don Mario La Colla e don Michelangelo Crocco, nei mesi scorsi, hanno proposto tre catechesi sulla chiesa, con la presenza dei vescovi Orofino, Nolè e Sirufo.
La chiesa che viene consacrata è il risultato di un progetto elaborato dall’architetto Sergio Stigliano sulla base delle indicazioni contenute nella nota pastorale della Commissione episcopale per la Liturgia del 1993 “La progettazione di nuove chiese” e alla luce di un approfondito e costante dialogo del vescovo e dei parroci con l’Ufficio Tecnico diocesano, il liturgista don Giovanni Di Napoli e il gruppo di lavoro “Progetto Bema srls” che ha curato anche il programma artistico e iconografico, in sinergia con artisti, artigiani e fonderie d’arte. La nuova chiesa presenta un impianto ottagonale, sormontata da una croce greca. L’altare, l’ambone e la sede sono in travertino con un inserto di bronzo. Nella parete absidale è stato installato un grande crocifisso di resina bronzata, con un mosaico di 13 metri quadrati che simboleggia il calvario. Vicino al tabernacolo c’è un altro mosaico che simboleggia il roveto ardente. Ancora un mosaico è presente nell’area battesimale che richiama il battesimo per immersione. Tutte le opere d’arte, insieme alle stazioni della via crucis, sono inedite ed esclusive. L’oratorio è dotato di campetti e tanti spazi per le attività. La nuova chiesa è stata realizzata con i fondi provenienti dall’8×1000 alla Chiesa Cattolica, il contributo della diocesi e della comunità parrocchiale.

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