Coronavirus Covid-19: Rimini, la diocesi promuove il “Piano Marvelli” per la rinascita dopo la pandemia

Alla luce delle grandi difficoltà non solo sanitarie, ma anche economiche e sociali portate dall’emergenza Covid-19, la diocesi di Rimini ha deciso di intervenire direttamente, attraverso una serie di programmi finalizzati a dare un sostegno concreto al territorio a 360 gradi. Un intervento organico che, per l’idea che l’ha ispirato, è stato denominato “Piano Marvelli”, rifacendosi al Piano Marshall e intitolato al beato riminese Alberto Marvelli. Il progetto, coordinato dalla Caritas diocesana, è strutturato in quattro settori operativi: “Emergenza”, “Famiglie Insieme”, “Fondo per il lavoro” affiancati da un’“area di animazione, formazione e comunicazione”.
In concreto il Piano, attraverso le diverse Caritas parrocchiali, incentivando la collaborazione dei privati cittadini e in raccordo con i servizi socio-sanitari, ha lo scopo di individuare e segnalare situazioni di persone e famiglie in difficoltà, in modo da poter intervenire subito con le necessarie attività di sostegno e assistenza. Per interventi più importanti e strutturati, la persona o la famiglia viene presa in carico dal Piano e la domanda di aiuto viene inviata ad un Comitato tecnico che la trasmetterà, con una propria valutazione, all’associazione “Famiglie Insieme”, se di problema economico, oppure al “Fondo per il lavoro”. Dal punto di vista economico e organizzativo, la diocesi sostiene il “Piano Marvelli”, attraverso le risorse derivanti dall’8×1000 (ed è aperta la possibilità di contribuire attraverso donazioni), e mette a disposizione le strutture della Caritas diocesana con tutta la rete delle 54 Caritas parrocchiali, oltre al Fondo per il lavoro e l’associazione “Famiglie Insieme”.
“È un piano e non un fondo – spiega Mario Galasso, direttore della Caritas diocesana di Rimini – perché vuole avere un respiro più ampio di una raccolta di denaro: intende rappresentare un vero programma di solidarietà e di fraternità, al quale sono chiamati tutti. Tre le parole d’ordine: accogliere, accompagnare e integrare. Si tratta di una sussidiarietà a tutti i livelli. Per condividerne la visione, a tutela della trasparenza e a garanzia di tutti coloro che sosterranno il Piano, sarà costituito un Comitato di garanti presieduto dal vescovo di Rimini”.

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