Coronavirus Covid-19: Sin, anche in tempi di pandemia è essenziale la presenza dei genitori in terapia intensiva neonatale

“La presenza dei genitori nei reparti di Terapia intensiva neonatale (Tin) è vitale per i neonati prematuri e deve essere garantita anche durante questa emergenza”. Lo afferma Fabio Mosca, presidente della Società italiana di neonatologia (Sin), in occasione della Giornata mondiale della Kangaroo mother care che ricorre il 15 maggio. “Da subito la Sin, insieme a Vivere Onlus coordinamento delle associazioni dei genitori, si è attivata affinché, con le dovute precauzioni necessarie per prevenire la diffusione del Covid-19, fosse garantita comunque la partecipazione dei genitori alla cura dei loro piccoli ricoverati in Tin – prosegue – ed in particolare non si interrompesse la Kangaroo Mother Care (Kmc), il contatto pelle a pelle che, già dalle prime ore di vita, contribuisce all’adattamento del neonato alla vita extrauterina e apporta numerosi benefici, in particolare ai neonati prematuri”. Nei reparti dove si attuano fin dalla nascita tecniche di contenimento e di developmental care eseguite dal personale sanitario e dai genitori, come appunto la Kmc, si è notata una riduzione dei danni cerebrali. La separazione precoce dal genitore rappresenta uno stress per il bambino, con effetti a breve e a lungo termine. “La pratica della Kmc – spiega un comunicato della Sin – soprattutto in questo momento, continua ad essere un aspetto unico dell’assistenza in grado di migliorare gli esiti e ridurre la durata del ricovero”. Da anni la Sin è impegnata nella promozione di un approccio di cure individualizzate e centrate sulla famiglia, nell’apertura delle Tin h24 e nel favorire la presenza dei genitori, protagonisti attivi nella cura dei loro figli, i più importanti facilitatori e co-regolatori del loro sviluppo.

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