Coronavirus Covid-19, Bolivia: in centinaia provenienti dal Cile bloccati alla frontiera. Appello della Caritas, “garantire i loro diritti”

Da giorni centinaia di cittadini boliviani, che si trovavano in Cile temporaneamente o per altri motivi, si trovano bloccati alla frontiera tra i due Paesi, a causa dei rigidi provvedimenti per prevenire il contagio da Covid-19, tra i quali c’è appunto la chiusura delle frontiere. La Pastorale Sociale Caritas boliviana denuncia che “queste persone stanno affrontando basse temperature, insufficiente accesso a servizi sanitari, alimenti e altri servizi di base, cosa che va contro i diritti umani”.
Nella nota, la Caritas rivolge “un appello alle autorità centrali, dipartimentali e comunali per realizzare azioni immediate in aiuto e a protezione rispetto a queste persone, seguendo i protocolli previsti e le precauzioni che si richiedono, ma garantendo nel contempo il loro benessere e i loro diritti”. Al tempo stesso, l’organismo “rivolge un appello alla popolazione in generale, per adottare misure e azioni di solidarietà in questo tempo di crisi. Infatti, si sono registrate reazioni di rifiuto contro persone contagiate da Covid-19, infermi in generale, stranieri, soggiornanti, rimpatriati, malati in generali. Azioni destinate solo a peggiorare la crisi che stiamo vivendo”.

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