Amazzonia: in una lettera del card. Hummes le linee e i tempi per la costituzione dell’Organismo episcopale amazzonico previsto dal Sinodo

“Abbiamo iniziato la fase più significativa, in quanto è quella in cui possiamo mettere questo amore per l’amata Amazzone in opere ispirate dalle parole”. Lo scrive il cardinale Claudio Hummes, presidente della Rete ecclesiale panamazzonica (Repam), nella lettera che, in data 1 aprile 2020, ha inviato a tutti soggetti coinvolti nella creazione dell’Organismo episcopale amazzonico (Oep). Nel documento sono, infatti, indicati la prospettiva ecclesiale e i passi da seguire per avviare questa istituzione, la cui necessità si è resa visibile durante l’ultimo Sinodo per l’Amazzonia tenutosi lo scorso ottobre a Roma. La conformazione dell’Oep appare già delineata nel documento finale del Sinodo, in particolare nel punto 115 in cui si afferma: “Sarebbe un organo episcopale permanente e rappresentativo che promuova la sinodalità nella regione amazzonica, collegato al Celam, con una propria struttura, in un’organizzazione semplice e collegato anche con la Repam”. Ci sono tre fasi iniziali che il cardinale Hummes specifica nella sua lettera, indicando che l’intero processo ha l’approvazione del Santo Padre e che, a causa della situazione mondiale dovuta alla pandemia di Covid-19, queste prime tappe si svilupperanno per via telematica. Innanzitutto, durante il mese di aprile, l’assemblea costituente dell’Oep sarà preparata con l’aiuto della Repam e in dialogo con la presidenza del Celam. Allo stesso tempo, nei mesi di aprile e maggio, come indica il presidente della Repam, dev’essere mantenuta la comunicazione con il segretariato generale del Sinodo e con i membri del Consiglio post-sinodale, “per condividere i passi che faremo come chiesa nel territorio amazzonico, e per chiedere consigli, indicazioni e suggerimenti”. Infine, si prevede che a maggio o giugno si possa tenere l’Assemblea costituente dell’Oep. All’assemblea costituente prenderanno parte un vescovo per ogni Paese amazzonico (due per il Brasile), il presidente del Celam (mons. Miguel Cabrejos), il presidente e vicepresidente della Repam (i cardinali Claudio Hummes e Pedro Barreto) e, senza diritto di voto, 4 rappresentanti del Vaticano (i cardinali Baldisseri, Tagle, Ouellet e Czerny), il segretario esecutivo della Repam, e i rappresentanti di altri organismi ecclesiali, popoli indigeni e due esperti.

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