Nuovi cardinali: mons. Tomasi, “segno dell’importanza che sta prendendo la diplomazia multilaterale della Santa Sede”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Sono molto grato al Santo Padre per aver pensato a me”. È il commento a caldo rilasciato al Sir da mons. Silvano Tomasi, uno dei 13 cardinali che riceveranno la porpora nel prossimo Concistoro, il 28 novembre. “Nello stesso tempo – prosegue Tomasi a proposito dell’annuncio fatto da Papa Francesco al termine dell’Angelus di ieri – quello del Santo Padre è un segno di apprezzamento per la mia famiglia religiosa, i padri Scalabriniani,  che sono missionari da tanti anni a fianco degli emigrati, e per le suore che fanno lo stesso”. La nomina cardinalizia del Papa, fa notare ancora Tomasi, “è un segno dell’importanza che sta prendendo la diplomazia multilaterale della Santa Sede, per la quale ho lavorato per tanti anni a Ginevra e nel contesto delle Nazioni Unite e degli organismi internazionali”. “Portare i valori cristiani in questo ambito – conclude il futuro cardinale – penso sia importante per la Chiesa di oggi e rafforza le priorità che Papa Francesco ha messo sul tappeto davanti a tutti: l’immigrazione, l’accoglienza, l’integrazione, il rispetto delle persone, l’inclusione dei più poveri e dei più emarginati nella vita sociale. Per questo ringrazio tanto il Santo Padre”.

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