Immigrazione: campagna “Ero forestiero”. Organizzazioni promotrici, “serve atto di coraggio da parte del Parlamento, con uno sguardo verso il futuro”

A tre anni dal deposito della proposta di legge di iniziativa popolare “Ero straniero” le organizzazioni della campagna chiedono “un atto di coraggio da parte del Parlamento: approvare quella riforma per affrontare il tema immigrazione alla radice, con uno sguardo verso il futuro”. Dopo la regolarizzazione straordinaria dei mesi scorsi e il superamento degli aspetti più problematici dei decreti sicurezza “serve ora un passo ulteriore: cambiare il sistema, fallimentare e iniquo, di gestione dell’immigrazione introdotto quasi vent’anni fa dalla legge Bossi-Fini e adottare strumenti efficaci di governo del fenomeno, a cominciare da nuovi canali di ingresso per lavoro nel nostro Paese”.
Le organizzazioni sottolineano “quanto sia forte il desiderio di mettersi in regola da parte di chi è rimasto senza documenti, ma vive e lavora nel nostro Paese e vuole farlo legalmente”, come emerge dal dossier elaborato dalla campagna e disponibile da domani sul sito erostraniero.it.
Tuttavia, “non si può più intervenire tappando i buchi man mano che si creano. Serve affrontare tutto ciò che in questi venti anni ha dimostrato di non funzionare, a partire da uno strumento necessario a risolvere a lungo termine la questione ‘irregolarità’, cioè una procedura di emersione sempre accessibile che dia la possibilità di mettersi in regola a fronte di un contratto di lavoro o se si è radicati nel territorio, come accade, per esempio, in Germania o in Spagna”. Serve, insomma, “una riforma profonda della normativa vigente, con l’introduzione di canali di ingresso per lavoro che facilitino l’incontro dei datori di lavoro italiani con i lavoratori dei Paesi terzi, governando i flussi verso il nostro Paese”.
Nella proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, depositata il 27 ottobre di tre anni fa con oltre 90.000 firme alla Camera e ora all’esame della Commissione affari costituzionali, “questi nodi si affrontano, proponendo delle soluzioni. Spetta ora al Parlamento discutere e approvare la nostra riforma e superare una stagione politica che da oltre vent’anni criminalizza il fenomeno migratorio e strumentalmente lo sfrutta, o lo teme, ai fini del consenso, riducendolo a un problema di ordine pubblico, senza una reale volontà di attuare politiche -migratorie e del lavoro – efficaci e rispettose dei diritti”.
Ero straniero è promossa da: Radicali italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, A Buon Diritto, Cild, Fcei – Federazione Chiese evangeliche in Italia, Oxfam Italia, ActionAid Italia, Acli, Legambiente onlus, Ascs – Agenzia Scalabriniana per la cooperazione allo sviluppo, Aoi, con il sostegno di numerosi sindaci e decine di organizzazioni.

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