Nazioni Unite: Pax Christi, documento per i 75 anni. “Contributo a pace, giustizia e diritti umani”. Preoccupazione per sfide future

Alla vigilia del 75° di fondazione delle Nazioni Unite (24 ottobre 1945) Pax Christi International, insieme a numerose sigle cattoliche, ne commemora l’anniversario e riconosce “i contributi dell’organizzazione globale alla pace, alla giustizia e ai diritti umani in tutto il mondo”. I risultati includono “lo sviluppo dei diritti umani, la promozione dello sviluppo sostenibile e dell’azione per il clima, il governo della finanza globale, l’adozione di standard di disarmo e l’adozione di iniziative per porre fine alle ostilità (come il recente appello del segretario generale delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco globale nell’era Covid-19)”. “I nostri membri e partner in tutto il mondo – afferma Pax Christi – hanno sostenuto le Nazioni Unite per tali azioni e hanno partecipato attivamente alla loro attuazione”. “Pur celebrando i suoi risultati e sostenendo il suo lavoro, siamo profondamente preoccupati per le sfide che le Nazioni Unite devono affrontare. Queste preoccupazioni sono particolarmente pressanti in questi tempi in cui sono urgentemente necessarie risposte multilaterali alle questioni sociali, economiche e ambientali, inclusa la devastante crisi sanitaria del Covid-19”.
Il documento chiede agli Stati membri “di rinnovare il loro impegno per un sistema Onu potenziato nell’era post-Covid e di intraprendere le seguenti azioni: sostenere la priorità attribuita dal Segretario generale alla prevenzione dei conflitti e al sostegno della pace; esplorare, scegliere e attuare approcci non violenti per risolvere controversie che mettono in pericolo la pace e la sicurezza internazionali; aumentare i bilanci per il funzionamento delle Nazioni Unite e in particolare per il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Agenda 2030).

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