Coronavirus Covid-19: Iss-ministero Salute, “con ritmo attuale di crescita dei contagi soglie critiche per ospedalizzazioni raggiunte in brevissimo tempo”. “Regioni intervengano”

Nella settimana tra il 12 e il 18 ottobre, a livello nazionale, si è osservato un importante aumento nel numero di persone ricoverate (7.131 vs 4.519 in area medica, 750 vs 420 in terapia intensiva nei giorni 18/10 e 11/10, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva, con alcune Regioni/PPAA sopra 10% in entrambe le aree. “Se l’andamento epidemiologico mantiene il ritmo attuale, esiste una probabilità elevata che numerose Regioni/PPAA raggiungano soglie critiche di occupazione in brevissimo tempo”. È quanto affermano ministero della Salute e Istituto superiore di sanità nel monitoraggio sulla situazione Covid-19 di relativo al periodo 12-18 ottobre 2020.
L’aumento di contagi, viene rilevato, porta ad un carico di lavoro che “non è più sostenibile sui servizi sanitari territoriali con evidenza di impossibilità di tracciare in modo completo le catene di trasmissione ed aumento in proporzione dei casi evidenziati per sintomi (che superano per la prima volta questa settimana quello dei casi identificati tramite contact tracing)”.
Per questo motivo, “sono necessarie misure, con precedenza per le aree maggiormente colpite, che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari, comprese restrizioni nelle attività non essenziali e restrizioni della mobilità nonché l’attuazione delle altre misure già previste nel documento ‘Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di trasmissione per il periodo autunno-invernale’”. Viene ribadito come sia “fondamentale che la popolazione riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo quando non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa quanto più possibile”. Regioni e Province Autonome sono invitate a “considerare un tempestivo innalzamento delle misure di mitigazione nelle aree maggiormente affette in base al livello di rischio”.

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