Ordine equestre Santo Sepolcro: card. Filoni (Gran Maestro), “fedeltà a vocazione e ministero, nobiltà solo dall’essere cristiani”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

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“Vorrei poter dire di essere quasi il parroco di questa grande ‘parrocchia’ sparsa per tutti i continenti”. Così il card. Fernando Filoni, nuovo Gran Maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ai cavalieri e alle dame, oggi, durante la cerimonia di accoglienza ufficiale a Palazzo della Rovere, sede del Gran Magistero, a Roma. Ad accompagnarlo, il governatore centrale, Leonardo Visconti di Modrone. Presente anche il suo predecessore, il card. Edwin O’Brien, che lo ha accolto con alcune parole di benvenuto. E dalle sue mani il card. Filoni ha ricevuto l’investitura all’interno dell’Ordine. “Oggi iniziamo un nuovo capitolo della storia dell’Ordine; storia ricca di eventi e di gesti che lo hanno nobilitato – ha aggiunto il porporato -. Desidero assicurare il mio impegno per l’Ordine ed il mio incoraggiamento a tutti. Insieme abbiamo bisogno, per camminare insieme, di chiedere a Cristo il dono della ‘sua’ acqua e del ‘suo’ cibo perché il nostro cammino e quello di ogni dama e cavaliere, sia fedele alla ‘vocazione’ e al ‘ministero’ in cui ci siamo impegnati”. Dal card. Filoni il “grazie” al suo predecessore “per l’incarico finora svolto con competenza e generosità alla guida dell’Ordine”. Nelle sue parole anche la missione affidata a dame e cavalieri: “A noi non può mancare il ‘nobile ideale’ che richiede la natura stessa della nostra Istituzione. Ma la ‘nobiltà’, l’onore a cui mi riferisco non proviene, come dice San Gregorio Nazianzeno, vescovo e dottore della Chiesa, dai ‘titoli dei genitori o da attività della loro vita, ma dall’essere e chiamarci cristiani'”. “L’impegno assunto, in verità, proviene da quel Sepolcro vuoto, cioè dalla Risurrezione di Cristo. Una dama e un cavaliere del Santo Sepolcro ricominciano sempre da lì; da lì ha origine l’impegno di vita, di spiritualità, di vita sociale e di partecipazione alle necessità della Terra Santa – ha concluso -. E questo sarà sempre il nostro punto di partenza e di riferimento”.

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