Meeting di Rimini: il manifesto dell’edizione 2020 è un restyling di quello del 1980 per “sottolineare la continuità di una storia”

Ci sarà anche la scritta 1980-2020 sul manifesto del Meeting di Rimini quest’anno, a sottolineare la continuità di una storia che attraversa quattro decenni. Ma oltre alla citazione esplicita delle date, l’impostazione stessa dell’immagine del Meeting 2020 richiamerà l’anniversario.
Il manifesto infatti, realizzato dal grafico riminese Bruno Monaco, si propone come un restyling di quello della prima edizione del Meeting, anno 1980, che fu opera del grafico Claudio Bruschi, fondatore dell’agenzia Vikingo, scomparso dieci anni fa.
“Un manifesto essenziale quello del 1980, pulito, modernissimo per quegli anni e attuale ancora oggi – commenta Monaco -, non dimentichiamo tra l’altro che Bruschi fu l’inventore della colomba del Meeting, nata come rilettura delle colombe della pace picassiane. Tornare oggi al manifesto di Claudio significa mettere l’accento sul fatto che il Meeting in questi anni ha cambiato sede, si è ampliato nelle dimensioni, coinvolge personaggi nuovi e affronta tematiche nuove, eppure il cuore di questa manifestazione e il suo protendersi con curiosità e passione verso le tematiche della contemporaneità rimane il medesimo di allora”.
Come tradizione, l’idea creativa verrà declinata in formati di varie dimensioni e in contesti molto diversi: dai materiali cartacei, al sito, ai social media ma caratterizzerà anche l’allestimento della Fiera durante la manifestazione.

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