Svizzera: Rapporto Cicad, in aumento i casi di antisemitismo e gli attacchi alle sinagoghe. Pandemia favorisce le “teorie del complotto ebraico”

Il coordinamento intercomunitario contro l’antisemitismo e la diffamazione (Cicad) ha espresso la sua preoccupazione ieri per l’aumento di atti antisemiti nella Svizzera francese. Sono ancora recenti gli attacchi contro le sinagoghe di Losanna, Ginevra e Bienne e nel suo Rapporto 2020, presentato ieri, il Cicad ha osservato un aumento significativo dei casi di antisemitismo segnalati. “Su 147 atti registrati complessivamente nel corso dell’anno, 141 sono preoccupanti (contro 100 atti preoccupanti nel 2019), in forte aumento (+ 41%)”. Le teorie della cospirazione ebraica riguardano il 36% degli atti registrati. “Una visione cospirativa del mondo che serve come scusa per giustificare l’antisemitismo, principalmente da parte dell’estrema destra e all’interno di movimenti dissidenti anti-vaccini o anarchici”, osserva il Cicad. L’estrema destra è la principale fonte di antisemitismo nella Svizzera romanda. Nel Rapporto si legge che il Coronavirus ha favorito purtroppo il fenomeno antisemita e le teorie complottiste antisemite, legate alla pandemia in quasi la metà dei casi. Inoltre, all’interno dei canali social, si è verificato un importante spostamento verso le chat di Telegram, che registra un terzo di tutti gli incidenti online: teorie del complotto, discorsi e foto con contenuti antisemiti. Alla luce di casi più recenti – come gli slogan antisemiti ritrovati il ​​18 febbraio sulla porta della sinagoga di Bienne – il Cicad raccomanda che vengano prese iniziative preventive, in campo educativo, politico e giuridico.

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